Packaging alimentare: le caratteristiche del “Food Packaging”
Il Packaging Alimentare può essere suddiviso in due categorie, la prima è quella in cui il processo di lavorazione ha come scopo unicamente quello di donare al prodotto il miglior aspetto estetico possibile. Renderlo attraente e seduttivo. Far si che una volta esposto in una vetrina o in un bancone attragga l’interesse degli ipotetici acquirenti.
Appartengono a questa categoria una confezione natalizia, la scatola che confeziona la birra artigianale, il portabottiglie sponsorizzato con il marchio, il porta pasticcini, il pacchetto che, privo di sigillatura stagna, contiene un qualsiasi alimento.
La seconda caratteristica delle confezioni alimentari è quella in cui il processo di lavorazione oltre ad avere gli obiettivi di cui sopra deve rispondere a delle esigenze di conservazione e protezione del prodotto, affinché le sue proprietà organolettiche e i suoi principi attivi rimangano inalterate il più possibile anche in considerazione della logistica a cui viene sottoposto un qualsiasi prodotto.
Finalità e requisiti del confezionamento e dell’imballaggio alimentare
La finalità del confezionamento alimenti è quella di mantenere il più possibile il prodotto integro e ben conservato durante tutte le fasi del processo che lo portano dall’imballaggio al consumo.
Ne consegue che il Packaging Alimentare deve avere i seguenti requisiti:
- contenere il prodotto, a seconda della consistenza (ad esempio se si tratta di alimenti solidi o liquidi), del volume, del peso;
- conservarlo per il tempo che intercorre tra il confezionamento, la commercializzazione ed il consumo (anche se in linea di massima la maggior parte dei prodotti ricorre ad una conservazione intrinseca, come nel caso della pastorizzazione prevista per il latte, come nel caso dei processi di disidratazione, come nel caso degli utilizzi di conservanti;
- presentare il prodotto in forma idonea affinchè goda di una commercializzazione vincente e riconoscibile nel suo rapporto con il consumatore;
- godere di un allestimento che ne permetta il trasporto e la logistica senza che il prodotto subisca danneggiamenti o alterazioni.
Il Packaging per Alimenti deve essere realizzato con materiali specifici e atossici, in grado di minimizzare il deterioramento del prodotto nei casi in cui le condizioni ambientali risultino particolarmente problematiche e non rilasciare sostanze tossiche o nocive.
Ad oggi i materiali da confezionamento più diffusi sono il metallo trattato per alimenti, il vetro per alimenti, la carta per alimenti oltre ai vari materiali plastici previsti per gli specifici utilizzi in ambito alimentare.
Il rapporto tra Packaging Alimentare e Ambiente
Il volume delle confezioni per alimenti e degli imballaggi in ambito alimentare è estremamente più significativo rispetto a quello degli alimenti stessi, a conferma di ciò basti osservare quanto spazio occupa il nostro personale contenitore di organico rispetto a quello occupato dalla indifferenziata!
Da questa semplice realtà si deduce che un rivestimento sia esso una confezione piuttosto che un imballaggio oggi, nel terzo millennio, ha l’obbligo di essere biodegradabile e atossico, ovvero eco-sostenibile.
In poche parole deve soddisfare i criteri promossi dal cosiddetto “Green Packaging”.
Noi alla Oltr3 siamo fermamente convinti di questa realtà e proponiamo a tutta la nostra Clientela di condividere gli obiettivi di ecosostenibilità di cui sopra.
Atossico e Biodegradabile = Riciclabile = Ecosostenibile
Attenzione!
Per un concreto rispetto dei concetti di Green Packaging, tutta la filiera di produzione deve utilizzare fonti rinnovabili e applicare “tecnologie pulite” rispettose dell’ambiente.
Già da rilevamenti effettuati a livello europeo nel 2015 si censivano 4 milioni di tonnellate di imballi alimentari a base di cellulosa, (ogni cittadino ne consumava circa 68 kg!
Da questi numeri si capisce quanto sia importante i riciclaggio dei materiali di confezionamento.
Ad oggi, sempre più persone adottano questa politica ambientale, preferendo confezionamenti in cartone ondulato, rispetto alla plastica, più nociva e meno riutilizzabile. Secondo sondaggi, solamente il 32% sceglie di utilizzare la plastica, come potrete notare da questo articolo specificio sul green packaging su Focus.it o questo su GreenBiz.it.
L’importanza del design e della forma nel packaging alimenti
… ovvero immaginare il sapore, la sostanza, l’intensità, il profumo, prima ancora che accada !
Funzionalità, conservazione e protezione sono caratteristiche essenziali nel Food Packaging.
Al primo posto però va posta la capacità seduttiva di quel packaging. Sarà quella a far emergere il prodotto da un bancone, da una vetrina, da una pagina su internet, dalle mani di un venditore.
Il primo rapporto che intercorre tra consumatore e prodotto è unicamente visivo, tutto quello che accadrà dopo avrà una dimensione tattile, olfattiva, degustativa e sarà essenziale per il successo ma prima che tutto questo accada sarà a quel primo sguardo che il successo sarà appeso.
Nel Packaging Alimentare creatività, innovazione, ricerca rappresentano la base sulla quale andare a poggiare le qualità del prodotto. Il confronto con i competitors dovrà costantemente monitorarne il packaging perché ogni sua variazione varia il gradimento dei prodotto.
Commercializzare, presentare, proporre, vendere, informare, acquisire mercato sono azioni che rappresentano il dna di un qualsiasi business, nel mondo dei prodotti alimentari sono comunque e sempre fortemente condizionate dal packaging. Il fatturato che quei prodotti saranno capaci di produrre inizia da lì.
Il nostro lavoro nel packaging alimentare
Sono decenni che lavoriamo nel settore ma non smettiamo mai di imparare.
Abbiamo capito che la struttura del packaging alimentare deve essere progettata partendo dal mercato di riferimento al quale ci si vuole rivolgere, abbiamo capito che l’apertura di una confezione può fare la differenza a seconda di chi sarà ad aprire quella confezione, abbiamo capito che l’impatto visivo sarà l’ago della bilancia che decreterà o meno il primo successo, abbiamo capito che l’immagine prodotta dovrà essere studiata a seconda dell’ambito nel quale apparirà, sia esso uno scaffale, uno schermo, una demo.
Realizziamo scatole per alimenti e Packaging per prodotti di Pasticceria, per prodotti in Bottiglia, per il take away di Pizze e quant’altro, per ogni tipo di Alimento.
Possiamo produrre packaging alimentare personalizzato per le festività, pertanto per il Natale, per la Pasqua, per Halloween. Per gli eventi privati, quali grandi ricevimenti, presentazioni, per i servizi di catering, ecc.
Il nostro servizio copre tutte le fasi del Packaging , dalla progettazione all’esecuzione. E lì dove richiesto, dal confezionamento alla distribuzione. Offriamo vendita all’ingrosso e forniture anche online di qualsiasi imballaggio alimentare e confezioni per alimenti.
Compostabile: il packaging alimentare biodegradabile
Nel Packeging Alimentare, tutto ciò che non è biodegradabile è divenuto soggetto a divieto di utilizzo. Per questo assume grande importanza il cosiddetto packaging compostabile.
La chimica delle industrie di settore ha trovato eccellenti soluzioni. Polpa di cellulosa e PLA (acido polilattico) sono i materiali protagonista di questa green revolution. Cannucce, bicchieri, piatti e piattini, posate e quant’altro non sono più un problema, né per l’inquinamento né per la gestione dello sparecchiamento, tutto finisce nell’umido!
In materia di Chimica Ambientale la Degradazione subita da un qualsiasi materiale attraverso l’azione di batteri, microorganismi e funghi attribuisce al materiale stesso la titolazione di Biodegradabile.
Il materiale biodegradabile rappresenta una straordinaria alternativa all’utilizzo del polistirolo e trova ampio utilizzo nella realizzazione di contenitori per alimenti, creando un packaging compostabile.
Le caratteristiche dei contenitori realizzati in materiale biodegradabile sono straordinarie. Permettono di porre il recipiente sia in frigorifero che nel forno a micro onde e lo stesso, una volta smaltito si decomporrà nel giro di sette otto settimane.
Il materiale denominato PLA (acido polilattico) è costituito da una plastica biodegradabile ricavata attraverso una lavorazione dell’amico di mais.
Al termine del suo ciclo di vita ridiviene acqua e questo lo rende straordinariamente vantaggioso ai fini ambientali.
L’unico handicap è rappresentato dalla sua temperatura di fusione che risulta piuttosto bassa. Ne consegue che l’utilizzo ottimale è quello previsto per cibi e bevande freddi.
Il materiale denominato CPLA si differenzia dal PLA per la cristallizzazione dell’amido di mais durante la lavorazione. Ciò ne permette l’utilizzo a temperature più alte ovvero quello previsto per il contenimento di cibi caldi.
Prezzi e Listini del Packaging Alimentare e del Take Away
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